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Essere assunti per un’idea e non per il CV? Possibile! Il recruiting sta cambiando (per fortuna)

Un CV riesce davvero a raccontare il talento di una persona? E se si venisse selezionati attraverso una propria idea o un progetto? Abbiamo posto queste domande a Marianna Poletti, CEO e Founder di Just Knock.

Recruiting: dimentichiamoci il CV, spazio alle idee e ai progetti

Il mondo del lavoro dopo la pandemia si presenta profondamente cambiato. Le nuove generazioni chiedono alle aziende di mettere realmente le persone al centro. Le generazioni precedenti chiedono a loro volta di essere adeguatamente valorizzate e sono pronte a cambiare di fronte a nuove occasioni professionali.

Le imprese si trovano dunque a dover affrontare le sfide della talent attraction, ma anche della retention delle proprie risorse. Come potranno riuscirci?

Ne abbiamo parlato con Marianna Poletti, CEO e Founder di Just Knock Srl. Una ragazza, Marianna, che ha avuto il coraggio già nel 2014 di lasciare il posto fisso in un’agenzia di comunicazione per creare la propria azienda con un obiettivo ben chiaro in testa: rivoluzionare il mondo del lavoro attraverso una piattaforma che permettesse di candidarsi inviando idee al posto di asettici CV, abbiamo cercato di capire come questi fenomeni stanno agendo su domanda e offerta.

Classe 1989, oggi è anche mentor dello “startupweekend”, uno dei  più rivelanti eventi rivolti alle startup ed è docente in Risorse Umane all’Università Bicocca di Milano e alla Business School del Sole24Ore. Una scelta, quella di dar retta al suo istinto imprenditoriale, che si è rivelata davvero vincente. Basti pensare che ora la sua piattaforma per la ricerca del lavoro può già contare su oltre 130.000 utenti e più di 80 aziende clienti tra cui alcune delle più importanti multinazionali.

Marianna, Just Knock nasce proprio per cambiare le selezioni per far emergere le idee e i talenti dei candidati. In effetti un CV può raccontare davvero poco di un candidato, eppure il CV continua a essere lo strumento principale nelle selezioni, come è possibile abbandonare questa logica di recruiting e quali sono i benefici nel farlo?

Il Cv rimane un documento importante per avere una rapida visione delle esperienze passate di una persona, ma è un documento assolutamente insufficiente e talvolta anche fuorviante se utilizzato come unico parametro su cui scegliere se chiamare o meno a colloquio un candidato. In un contesto come quello di oggi in cui si ricercano sempre di più competenze trasversali e soft skill come intraprendenza, flessibilità e capacità di problem solving, per riuscire a fare la scelta giusta, i recruiter devono trovare il modo di verificare questi elementi che da un CV non escono.

Questo è il motivo per cui con Just Knock abbiamo ribaltato il processo di selezione trasformando gli annunci in simulazioni di ruolo e chiedendo ai candidati di rispondere alle sfide proposte dalle aziende, inviando dei progetti che facciano concretamente vedere come si comporterebbero nel ruolo. Solo dopo aver valutato il progetto le aziende possono vedere il CV. In questo modo il processo non solo è più efficace ma anche più meritocratico.

Il clima aziendale, la soddisfazione professionale e le relazioni fra colleghi, sono aree dove spesso possono nascere malessere personale. Le aziende più lungimiranti hanno già attivato delle iniziative di welfare per i dipendenti. Quanto è importante prendersi cura della felicità delle proprie persone?

Prendersi cura del benessere delle proprie persone è fondamentale. Gli ultimi anni hanno stravolto le dinamiche del mondo del lavoro, portandoci a rivedere il concetto di work life balance a work life integration. I datori di lavoro non sono più responsabili solo delle performance delle proprie persone ma anche del loro personale benessere (che sono effettivamente direttamente collegati).

 Inoltre, oggi lavoriamo in modo ibrido e tante aziende stanno facendo fatica a far tornare le proprie persone in ufficio. Ci sono riuscite solo quelle aziende che hanno dato alle proprie persone un motivo per farlo, investendo sugli spazi per creare un ambiente accogliente e funzionale che a casa non potrebbero trovare.

Gli HR manager oggi si trovano a doversi confrontare con la sfida della retention e l’attraction dei talenti, su cosa secondo te è importante concentrarsi?

Per attrarre e mantenere i talenti, le aziende oggi non devono più spiegare solo ai candidati “cosa andranno a fare” ma devono concentrarsi soprattutto nel raccontare “perché è importante farlo”. Valori, mission e cultura aziendale giocano un ruolo molto importante sulla motivazione. Oggi più che mai le persone si stanno riappropriando del significato e cercano uno scopo in quello che fanno. Investire su strategie di employer branding non è più un’opzione ma una necessità per qualsiasi azienda.

Quali consigli ti senti di dare a chi si sta affacciando sul mercato del lavoro e a chi invece ha già esperienza ed è alla ricerca di nuove opportunità?

A chi ricerca lavoro consiglio di essere sempre molto curiosi di allenarsi alla massima flessibilità. La prima cosa è quella di cercare di capire come evolve il mercato del lavoro e le sue dinamiche. Capito questo, possiamo costruire una strategia per muoverci nella giusta direzione valutando le diverse strade percorribili.

Come detto, per trovare lavoro oggi non serve più “spammare” il proprio CV, ma bisogna cercare dei modi alternativi per farsi notare esprimendo la propria personalità. Curare il proprio professional branding su LinkedIn creando contenuti di valore che mostrino la passione per ciò che facciamo/vorremmo fare è un ottimo punto per attrarre il lavoro. Con Just Knock abbiamo creato, Career Jungle un sito di videocorsi tenuti da HR director di aziende che danno consigli su come cercare, trovare e affrontare il lavoro.

Just Knock, crede molto nello storytelling e nel branding, come contribuiscono a far incontrare l’azienda giusta e il candidato giusto?

L’employer branding è ciò che oggi permette di far incontrare aziende e candidati sulla base dei valori condivisi. Questo è possibile solo se le aziende riescono a creare strategie autentiche e coerenti per raccontare e promuovere il proprio luogo di lavoro.

Non si tratta semplicemente di appendere quattro valori ad una parete o di raccontare quanto sia bello lavorare nella nostra azienda, bensì si tratta di trovare il proprio posizionamento unico sul mercato del lavoro che dia una reale ragione per cui un candidato debba scegliere proprio la nostra realtà.

I video ad esempio sono uno strumento potentissimo, perché utilizzando le persone che lavorano in azienda come protagonisti, si possono trasmettere tantissime sfumature in poco tempo, rendendo il contenuto coinvolgente e originale.

Toglimi una curiosità, come è nato il nome Just Knock?

Il nome Just Knock nasce dall’idea di voler creare una porta d’accesso tra candidati e aziende. Nel naming scelto implicitamente chiamiamo i candidati all’azione dicendo loro “noi ti creiamo una porta, tocca a te bussare per aprirti la tua opportunità”.

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