Revenge quitting

Revenge quitting: quando i lavoratori frustrati si dimettono per ripicca

Il revenge quitting è la nuova tendenza che vede sempre più dipendenti lasciare il lavoro improvvisamente come forma di protesta: il 4 % dei dipendenti full-time prevede di dimettersi per ripicca. Questo fenomeno è alimentato da frustrazione, burnout e mancanza di riconoscimento. Revenge quitting: dalle dimissioni silenziose al licenziamento per ripicca Nel periodo post-pandemico, la narrazione sui lavoratori demotivati era dominata dal fenomeno del quiet quitting, ovvero la riduzione silenziosa dell’impegno

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laureati

Laureati: occupazione e stipendi in aumento

Dall’ultimo Rapporto AlmaLaurea 2025 presentato all’Università di Brescia si evidenzia una crescita del tasso di occupazione e dei salari dei laureati italiani. Il 30% non sfrutta però le competenze acquisite durante il percorso di studi e svolge mansioni per le quali non occorre di fatto il titolo. Il Rapporto AlmaLaurea

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Forza lavoro: l’Italia rischia di perdere oltre 3 milioni di lavoratori entro il 2040

L’Italia si avvia verso un drastico ridimensionamento della forza lavoro a causa dell’invecchiamento della popolazione e del mancato ricambio generazionale. Una crisi che colpirà soprattutto le regioni del Sud, con gravi ripercussioni economiche e sociali. Forza lavoro in calo: i numeri allarmanti per l’Italia Il nostro Paese si sta avviando verso un forte ridimensionamento della forza lavoro che

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lavoro povero

Lavoro povero in Italia: 6 milioni di persone guadagnano circa 1.000 euro al mese

Contratti precari, part-time involontari e salari bassi. Secondo l’ultimo studio della Cgil, il lavoro povero in Italia coinvolge milioni di lavoratori dipendenti. Una realtà allarmante che continua a minacciare il benessere economico delle persone. Lavoro povero in Italia: un fenomeno allarmante Il fenomeno del lavoro povero è tutt’altro che marginale in Italia. Secondo un recente studio, pubblicato dall’Ufficio

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Nuovi lavori 2030

Nuovi lavori: 78 milioni di posti entro il 2030, ma serve riqualificare

Il futuro del lavoro è già in movimento: secondo il World Economic Forum, entro il 2030 si creeranno 78 milioni di nuovi posti di lavoro. Questa trasformazione richiederà un intervento deciso sul fronte della riqualificazione professionale. I settori tecnologici trainano la crescita, mentre numerosi ruoli impiegatizi rischiano di scomparire. Nuovi lavori: dagli esperti di AI fino ai professionisti

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