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Generazione Z

GenZ: quali aspetti considerano nella ricerca di lavoro?

Nel Report FragilItalia “I giovani generazione Z e il lavoro” si analizzano le opinioni dei giovani sul mondo del lavoro, sondando desideri e paure.  

Il Report FragilItalia dal titolo “I giovani generazione Z e il lavoro” è uno studio elaborato da Area Studi Legacoop e Ipsos sulle priorità dei lavoratori di età compresa tra 18 e 24 anni.

Nell’analizzare desideri e difficoltà dei giovani emerge il processo di trasformazione in atto nel mondo del lavoro, in cui il fenomeno delle grandi dimissioni non è che un riflesso di questo malcontento generale.

L’importanza del lavoro per la generazione Z

Nati dopo il 1997, i giovani del sondaggio sono istruiti e decisi a trovare un equilibrio tra vita professionale e vita privata. Per loro, il lavoro è una fonte di reddito importante, ma lo è anche avere un orario flessibile e tempo libero. In una scala di valori, la carriera occupa il sesto posto (38%), preceduta da divertimento (46%) e cultura (44%). Sono invece sul podio famiglia (60%), amicizia (54%) e amore (50%).

In base allo studio, la generazione Z è disposta ad accettare lavori anche lontani da casa. Ma quali sono le motivazioni che spingono gli Zoomers a compiere questa scelta?

  • il 53% degli intervistati ha risposto di essere pronto a farlo per salari più alti;
  • il 29% per migliori opportunità di carriera;
  • il 26% per una maggiore valorizzazione di competenze ed esperienze;
  • il 23% ha dichiarato che si trasferirebbe all’estero perché in Italia vengono offerti solo contratti di stage e il livello di raccomandazione è ancora troppo alto.

Il 76% ha espresso la disponibilità ad accettare una proposta di lavoro in altre provincie della propria regione, il 73% in un’altra regione del Centro Italia, il 70% in un’altra regione del Nord, il 69% in un altro Paese europeo, il 54% in un’altra regione del Sud

Per 4 giovani su 10 l’ideale sarebbe avere un’occupazione con una base fissa e una variabile, legata ai risultati raggiunti. A differenza della media nazionale, solo il 28% opterebbe per uno stipendio fisso.

Le paure dei giovani

I giovani hanno il timore di essere sfruttati (48%), di non avere tutele (34%) e di non essere apprezzati (29%). Sono preoccupati per il numero totale di ore da lavorare (26%), per il rapporto con i colleghi (24%) e, seppur in misura inferiore, di avere superiori con competenze minori (14%).

Quali fattori attraggono i giovani?

Per gli Zoomers un salario adeguato resta tra i criteri di cui tenere maggiormente conto (39%). Il 31% valuta l’opportunità di fare esperienza e un 29% avere un capo capace di riconoscere i meriti dei suoi dipendenti. Seguono con il 25% l’essere apprezzato, un ambiente ben organizzato (24%) e la possibilità di esprimere liberamente il proprio potenziale (23%).

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