Le principali organizzazioni sindacali di settore, insieme a Federalberghi e Faita, hanno di recente raggiunto un accordo per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dipendenti delle aziende operanti nel settore turistico. Questo nuovo contratto è in vigore dal 1° luglio 2024 fino al 31 dicembre 2027 e apporta alcune importanti modifiche.
CCNL turismo: al via il nuovo contratto collettivo di categoria
Le principali organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, insieme alle associazioni imprenditoriali di settore, rappresentate da Federalberghi e Faita, entrambe associate a Confcommercio Imprese per l’Italia, hanno recentemente raggiunto un accordo preliminare per il rinnovo del CCNL turismo. Il nuovo contratto collettivo sarà applicato a più di 400.000 lavoratori del settore turistico, ricettivo-alberghiero, al personale dei villaggi vacanze e dei camping. Il contratto è in vigore dal 1° luglio 2024 al 31 dicembre 2027.
L’accordo prevede alcune importanti modifiche a partire da un aumento salariale di 200 euro al IV livello di inquadramento, da distribuire nel corso della durata contrattuale, con una massa salariale complessiva stimata di 6.200 euro. Nello specifico, l’aumento salariale sarà implementato in cinque fasi: 70 euro a partire da luglio 2024, 40 euro a partire da giugno 2025, 35 euro a partire da maggio 2026, 35 euro a partire da aprile 2027 e 20 euro a partire da novembre 2027. Il nuovo contratto sarà sottoposto alla consultazione dei lavoratori e delle lavoratrici del settore nei prossimi giorni.
Parità di genere e inclusione
Il rinnovo contrattuale introduce importanti iniziative per promuovere la parità di genere, valorizzando l’inclusione e le pari opportunità. In questo senso, è stata istituita la figura del “Garante della Parità” e una Commissione permanente dedicata all’interno dell’Ente Bilaterale del settore.
Il contratto garantisce, inoltre, la tutela della genitorialità mediante l’integrazione fino al raggiungimento del 100% della retribuzione durante il pagamento della tredicesima e della quattordicesima mensilità, acquisite durante i periodi di congedo di maternità obbligatorio e congedo di paternità, sia obbligatorio che facoltativo.
La riforma introduce anche un nuovo articolo contrattuale mirato a contrastare la discriminazione, la violenza e le molestie sul lavoro, ampliando le protezioni per le lavoratrici vittime di violenza di genere. Infine, il contratto prevede un periodo di congedo di tre mesi, retribuito al 100% e prorogabile per ulteriori tre mesi, per le lavoratrici coinvolte in programmi di protezione ufficialmente certificati dai servizi sociali del Comune di residenza, dai centri antiviolenza o dalle case rifugio.
Assistenza sanitaria integrativa e altre tutele
Per quanto riguarda l’assistenza sanitaria integrativa, il rinnovo ha aggiornato i contributi, per permettere al fondo FAST e alla cassa QuAS di affrontare l’aumento dei costi e migliorare i servizi offerti.
È stata rivista anche la normativa sui contratti a termine, specificando le circostanze in cui è consentita la proroga oltre i 12 mesi, fino a un massimo di 24 mesi. Questa possibilità si applica anche agli eventi di grande rilevanza che interesseranno il Paese nei prossimi anni, come il Giubileo del 2025.
Infine, tra le novità introdotte ci sono le nuove modalità per l’assegnazione dei premi di risultato, che potranno essere legati al feedback online, alla fidelizzazione dei clienti o all’aumento delle vendite dirette.