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Scuola o lavoro? Il 50% degli adolescenti è in dubbio sul proseguimento degli studi

Un recente sondaggio condotto dall’Osservatorio Teens ha evidenziato un crescente disorientamento tra gli adolescenti italiani circa il loro futuro professionale. Dal report è emersa la necessità di maggiore supporto da parte delle istituzioni per aiutare i giovani a fare scelte consapevoli sul loro percorso di studio e di carriera.

Scuola o lavoro? Le incertezze dei giovani nei risultati dell’Osservatorio Teens

Un recente sondaggio condotto dall’Osservatorio Teens, promosso da Excellentia in partnership con Eumetra, ha rivelato un quadro piuttosto preoccupante riguardo al futuro scolastico e professionale degli adolescenti italiani.

Tra i 900 studenti intervistati, di età compresa tra i 15 e i 18 anni, è emerso un sentimento di forte disorientamento e disillusione. Mentre i più giovani continuano a sognare un futuro migliore, la percentuale di coloro che vedono con ottimismo il domani diminuisce col crescere dell’età.

Stando al sondaggio, i fattori che contribuiscono a creare questa incertezza sono l’alternanza dei modelli di riferimento, l’invadenza della tecnologia e dei social media e la percezione di una scuola sempre più distante dalle esigenze dei più giovani. La soddisfazione per il proprio percorso scolastico tende a diminuire con l’età, con studenti meno motivati e entusiasti delle materie che studiano. Solo un adolescente su due prevede di proseguire gli studi dopo il diploma, mentre l’altro 50% è indeciso o sta valutando l’ingresso nel mondo del lavoro.

L’incognita post-diploma: la scuola non prepara adeguatamente al mondo del lavoro

L’idea che un diploma tecnico o professionale conduca più facilmente a un’occupazione, mentre una maturità liceale porti quasi inevitabilmente verso l’università, è ampiamente diffusa tra i giovani. Questo modo di pensare alimenta la convinzione che la laurea sia un requisito fondamentale per accedere a opportunità lavorative di qualità. Tuttavia, il 68% degli studenti ha affermato che la scuola non li sta preparando adeguatamente al mondo del lavoro, sottolineando la necessità di maggiori strumenti e orientamento.

Uno studente su quattro non ha idea di cosa fare dopo il diploma e anche le relazioni con i docenti si complicano con l’avanzare dell’età. Gli studenti più grandi si dimostrano meno appassionati e meno stimolati, evidenziando una mancanza di fiducia verso la scuola e gli insegnanti. Nonostante questo, c’è una chiara richiesta di discussione su temi che vanno oltre il programma scolastico, segnale che i giovani cercano un coinvolgimento più ampio e significativo.

Aspettative e orientamenti futuri, tra sogno e realtà

Il report ha evidenziato, inoltre, che con l’avanzare dell’età gli studenti pongono aspettative più basse sulla propria vita lavorativa. Meno della metà degli intervistati sa cosa vuole fare da grande, mentre il 23% preferisce rimanere a vivere con i genitori. Solo il 17% è disposto ad accettare qualsiasi lavoro, purché gli garantisca uno stipendio.

Tra gli aspetti più importanti del lavoro futuro, il 63% degli intervistati cerca l’autonomia, il 60% vuole fare esperienza all’estero, mentre il 55% desidera flessibilità negli orari. Dallo studio sono emersi inoltre quattro macro-gruppi di adolescenti, ciascuno con atteggiamenti diversi verso il futuro:

1. I Sognatori (37%): quindicenni entusiasti e fiduciosi, con una visione positiva del futuro, sostenuti dalla famiglia e dai professori.

2. Gli Indecisi (28%): ragazze liceali di 16 anni che provano ansia e incertezza sul futuro. Molte hanno pensato di cambiare scuola, ma temono di pentirsi.

3. I Disillusi (25%): ragazzi diciotenni che studiano presso istituti professionali, con poca ambizione e indifferenza verso scuola e futuro. Vedono il talento come un concetto indefinito.

4. I Cercatori (10%): ragazze di 18 anni che studiano presso istituti tecnici, in cerca di opportunità lavorative, ma che non trovano supporto né a scuola né in famiglia. Vorrebbero cambiare istituto, ma temono di non adattarsi ai nuovi ambienti.

In definitiva, il quadro emerso dall’Osservatorio Teens indica una generazione in bilico tra sogno e realtà, con la necessità di un maggiore supporto da parte delle istituzioni e della società per indirizzarne le scelte future.

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