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Formazione

Decreto Lavoro: rifinanziato il Fondo nuove competenze

Instaurato nel 2020 dal Decreto Rilancio come strumento di contrasto alla pandemia da COVID-19, il Fondo si è poi trasformato in uno strumento di politica attiva, divenendo parte integrante del Piano Nazionale Nuove Competenze, approvato nell’ambito del PNRR.

In questa nuova veste, il Fondo rispondere alle necessità di aggiornamento delle competenze dei lavoratori, coinvolti nei processi di transizioni digitali ed ecologiche.

Quali oneri sono ammessi al rimborso?

L’articolo 2 del DM 22 settembre 2022 stabilisce le seguenti misure del finanziamento relativo alle ore destinate alla formazione:

  • la retribuzione oraria, al netto degli oneri di cui alla successiva lettera b) a carico del lavoratore, è finanziata dal Fondo per un ammontare pari al 60 per cento del totale. La retribuzione oraria è calcolata a partire dalla retribuzione teorica mensile comunicata dal datore di lavoro all’INPS riferita al mese di approvazione dell’istanza di accesso al Fondo, moltiplicata per 12 mensilità e suddivisa per 1.720 ore considerate un tempo lavorativo annuo standard.
  • è previsto che la quota della retribuzione finanziabile salga dal 60% al 100% in caso di accordi che riducano l’orario normale di lavoro a parità di retribuzione per tutti i lavoratori dell’impresa, la riduzione di orario può anche avere carattere sperimentale, ma deve protrarsi per almeno 3 anni;
  • gli oneri relativi ai contributi previdenziali e assistenziali delle ore destinate alla formazione sono rimborsati per l’intero, inclusivi della quota a carico del lavoratore, al netto degli eventuali sgravi contributivi fruiti nel mese di approvazione dell’istanza di accesso al Fondo. Gli oneri sono calcolati come quota oraria contributiva ottenuta applicando l’aliquota contributiva alla retribuzione oraria come individuata dal punto precedente;

L’erogazione dei rimborsi è affidata all’INPS e i datori lavoro hanno la possibilità di richiedere un’anticipazione nel limite del 40% del contributo spettante, previa prestazione di adeguate garanzie attraverso fideiussione bancaria o polizza fideiussoria assicurativa.

Quali imprese possono accedere al Fondo?

I datori di lavoro che possono accedere alle risorse del Fondo sono individuati sempre dal DM 22 settembre 22 ma all’articolo 3; si tratta di quelle aziende che hanno necessità di un aggiornamento delle professionalità dei lavoratori a seguito della transizione digitale ed ecologica in funzione di uno dei seguenti processi di innovazione:

  • innovazioni nella produzione e commercializzazione di beni e servizi che richiedono un aggiornamento delle competenze digitali;
  • innovazioni aziendali volte all’efficientamento energetico e all’uso di fonti sostenibili;
  • innovazioni aziendali volte alla promozione dell’economia circolare, alla riduzione di sprechi e al corretto trattamento di scarti e rifiuti, incluso trattamento acque;
  • innovazioni volte alla produzione e commercializzazione di beni e servizi a ridotto impatto ambientale;
  • innovazioni volte alla produzione e commercializzazione sostenibile di beni e servizi nei settori agricoltura, silvicultura e pesca, incluse le attività di ricettività agrituristica;
  • promozione della sensibilità ecologica, di azioni di valorizzazione o riqualificazione del patrimonio ambientale, artistico e culturale.

Possono altresì accedere alle risorse del Fondo:

  • i datori di lavoro, di qualsiasi dimensione che abbiano sottoscritto contratti di sviluppo gestiti da INVITALIA, ai sensi dell’articolo 43 DL 112/2008;
  • i datori di lavoro che accedono al Fondo per la transizione industriale per investimenti e/o innovazioni di processo volti all’efficientamento energetico e al riutilizzo di materie prime o materie riciclate.

Finanziamento del Fondo Nuove Competenze (FNC)

L’articolo 19 del DL 48/2023 entrato in vigore il 5 maggio 2023, individua le risorse da destinare agli accordi aziendali sottoscritti a partire dall’anno 2023 e finalizzati all’aggiornamento delle competenze dei lavoratori nell’ambito, innanzitutto, della transizione digitale ed ecologica.

Il rifinanziamento del Fondo Nuove Competenze avviene quindi attraverso:

  • le risorse rinvenienti dal Piano nazionale Giovani, donne, lavoro, cofinanziato dal Fondo sociale europeo Plus;
  • le risorse del Programma operativo complementare Sistemi per le politiche attive e l’occupazione (POC SPAO), nei limiti della relativa dotazione finanziaria;

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