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Welfare

Welfare: oltre 8 dipendenti su 10 chiedono alle aziende una maggiore attenzione al loro benessere

Il welfare si propone come una soluzione in un mercato del lavoro in cui i lavoratori chiedono alle proprie aziende maggiori attenzioni alle loro necessità.

Il rapporto Censis-Eudaimon sul welfare aziendale mostra una crescita occupazionale che ha fatto segnare il dato più alto di sempre nel 2022, con 23.1 milioni di occupati in Italia. Nei dieci anni precedenti, il tasso occupazione è salito dal 56.1% al 60.1%, segnando una crescita sia per quanto riguarda gli uomini (+3.8%), sia per le donne (+4.3%).

Cos’è il welfare aziendale?

Per welfare aziendale si intende l’insieme di benefit e prestazioni erogate ai dipendenti dai propri datori di lavoro. La legge di stabilità del 2016 lo ha reso uno dei mezzi più efficaci per consentire la crescita dei redditi dei lavoratori. Sebbene inizialmente non abbia riscosso un grande interesse, col passare del tempo i lavoratori ne hanno apprezzato i benefici. Nel 2018 solo il 19% dei dipendenti era a conoscenza del welfare; oggi invece sono 8 lavoratori su 10 a dichiarare di conoscerlo, in aumento del 67%.

Il futuro del welfare

Dal rapporto Censis-Eudaimon emerge la necessità di far crescere ulteriormente lo strumento del welfare aziendale, per rispondere in modo efficace alle necessità delle aziende e dei lavoratori.
Le aziende devono operare in un mercato del lavoro molto competitivo e possono sfruttare il welfare per offrire sia una retribuzione più alta che un maggiore benessere ai propri dipendenti.
I lavoratori sentono la necessità di avere una maggiore attenzione al proprio benessere personale e il welfare può contribuire in modo positivo alle loro esigenze. Il 79.5% degli occupati accoglierebbe positivamente un aumento retributivo legato al welfare, mentre l’89.2% vorrebbe addirittura poterlo personalizzare, adattandolo alle proprie esigenze.
Alcune delle richieste più sentite dai lavoratori riguardano la semplificazione per l’accesso al welfare, tramite app su smartphone, oppure l’introduzione di un consulente che li supporti nella gestione di questo credito.

Disaffezione dal lavoro

Tra i lavoratori emerge un disaffezionamento dal lavoro e viene chiesto sempre di più un maggiore riguardo alla qualità della vita e al tempo da dedicare a sé e alla propria famiglia. Il senso di disagio avvertito dagli impiegati deriva dalla pressione che subiscono, dai lunghi orari lavorativi e dalla mancanza di sostegno da parte delle imprese. Il welfare si inserisce in questo contesto come una possibile soluzione per consentire agli imprenditori di venire incontro alle richieste dei lavoratori. Infatti, non solo li aiuta dal punto di vista economico, ma consente loro di dedicare del tempo a sé stessi.

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