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Smart working o in presenza? La City punta sul modello ibrido

Le aziende della City di Londra offrono benefit e ricompense ai lavoratori che decidono di abbandonare lo smart working per ritornare in ufficio

Il dibattito su, “è meglio lo smart working o il lavoro in sede”, continua a distanza di quasi due anni dall’inizio della pandemia. Mentre in prima battuta, il lavoro da remoto sembrava il modello da perseguire, ora molte aziende si stanno ricredendo. Tra queste, alcuni colossi tech e multinazionali, banche e società finanziarie che premono per il ritorno in ufficio dei propri dipendenti. Tanto da offrir loro benefit e ricompense, pur di convincerli a ritornare in ufficio almeno per 2 o 3 giorni a settimana. Succede a Londra, tra le aziende della City. Istituti di credito e società della cittadella londinese puntano ad istaurare un modello “ibrido”, che alterni dei giorni trascorsi a casa e altri in sede.

Questa è la soluzione ideale secondo numerosi manager e responsabili delle risorse umane, che sottolineano quanto il lavoro in presenza sia un’occasione per aumentare lo spirito di squadra e la cultura aziendale. D’altro canto, ormai, l’80 della popolazione del Regno Unito è vaccinata, e da settembre anche i ragazzi sono rientrati a scuola. È il momento di abbandonare lo smart working e di tornare alle vecchie abitudini. Per facilitare la cosa, PwC ha deciso di offrire dei bonus in contanti a tutti i suoi dipendenti. Il Gruppo Hut ha dichiarato invece che organizzerà delle feste celebrative, con tanto di dj set, per il ritorno in ufficio dei lavoratori. Il Boston Consulting Group regalerà delle lezioni di yoga ai dipendenti, mentre Goldmans Sachs offre pasti gratuiti e il libero accesso al giardino sul tetto e alla palestra aziendale, finora riservati soltanto ai manager.

“La City ricomincia ad avere un’aria normale” ha affermato Ray Berg, partner dello studio legale Osborne Clarke. “Nel rispetto delle regole per limitare i rischi del Covid19, ci aspettiamo che la maggior parte dei nostri avvocati vorranno lavorare di nuovo in ufficio, sempre più spesso, perché sappiamo che lavorare faccia a faccia porta molti benefici per lo spirito di squadra, per i rapporti interpersonali e per mantenere la nostra cultura lavorativa”. 

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