Great Place to Work ha pubblicato la classifica delle migliori aziende per cui lavorare in Europa. Sono state premiate le 150 organizzazioni che offrono ai propri dipendenti un ambiente lavorativo ottimale. Come sono andate l’aziende italiane?
La struttura della classifica
Le aziende, suddivise sulla base della loro dimensione, concorrono a classifiche diverse.
Alle imprese small (da 10 a 49 dipendenti) vengono riservati 25 posti in graduatoria. Le aziende Medium (da 50 a 499 collaboratori) in elenco sono 50. Seguono poi 50 Large Companies e 25 Multinazionali.
Per poter entrare nella lista delle migliori aziende a livello europeo, le società devono essere premiate almeno in una delle rispettive classifiche nazionali.
Quali elementi concorrono a una buona valutazione?
Tutte le 150 società che sono riuscite a entrare in classifica hanno saputo riconoscere l’importanza del fattore umano per la crescita del loro business. Tra gli elementi che hanno permesso alle imprese di scalare le posizioni della graduatoria troviamo l’equità delle retribuzioni e la condivisione della ricchezza attraverso i benefit. Rivestono un ruolo importante anche l’offerta di corsi di formazione e il coinvolgimento dei dipendenti nelle decisioni riguardanti l’ambiente di lavoro.
Le aziende italiane in classifica
Sono cinque le società italiane presenti tra le 150 in graduatoria. Si tratta di due Large Companies come Sorgenia (13esimo posto) e Illimity (29esimo), di due Medium Companies quali Bending Spoons (12esimo) e Reverse Spa (38esimo) e di una Small Company come Accuracy (decimo posto).
L’Italia si trova al quinto posto per numero di aziende premiate (6%). Si piazzano meglio in classifica solo Francia (10%), Regno Unito (9%), Germania e Turchia (7%).
Sono invece ben 12 le multinazionali presenti in graduatoria ad avere una sede in Italia; il Made in Italy si dimostra un marchio riconosciuto sul mercato europeo.
