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Carriera: solo al nono posto fra le aspirazioni degli italiani

I lavoratori italiani privilegiano sempre meno la carriera rispetto al loro benessere personale. A rivelarlo è lo studio Workmonior 2024 promosso da Randstad e, secondo il quale, si classifica solo al nono posto.

Il rapporto annuale Randstad Workmonitor 2024 offre uno sguardo approfondito sulle tendenze del mercato del lavoro italiano e mondiale. L’indagine è stata realizzata in oltre 30 paesi e monitora l’atteggiamento dei lavoratori e le trasformazioni che il mercato del lavoro richiede. Il campione degli intervistati italiani è composto da 764 lavoratori di età compresa tra i 18 e i 67 anni.

La carriera e le altre aspirazioni dei lavoratori

Uno dei dati più sorprendenti emersi dal report è la posizione relativamente bassa che la carriera occupa nelle aspirazioni dei lavoratori italiani. Contrariamente alle aspettative comuni, la carriera si piazza solo al nono posto tra le priorità dei lavoratori, in diminuzione del 5% rispetto alla rilevazione dell’anno passato, dietro a desideri più immediati e personali. Il 94% degli intervistati mette al primo posto la vita privata, seguita da elementi come la retribuzione (93%), la sicurezza del lavoro (90%), la propria realizzazione (87%), la flessibilità oraria (80%). In questa classifica la carriera è solo al nono posto con il 74%.

La spiegazione di questa tendenza potrebbe essere legata alla crescente importanza attribuita al benessere personale. Lavoratori e professionisti italiani, infatti, sembrano concentrarsi sempre di più sul raggiungimento di uno stato di equilibrio tra vita professionale e privata, piuttosto che puntare esclusivamente sulla scalata della carriera. Questa preferenza riflette un cambiamento culturale significativo, con i lavoratori che cercano di ottenere un senso di realizzazione e soddisfazione personale oltre al semplice successo professionale.

Inoltre, nel rapporto viene messa in evidenza l’importanza della qualità della vita lavorativa. Elementi come la flessibilità oraria, l’ambiente positivo e le possibilità di crescita sono considerati di fondamentale importanza per molti impiegati.

Il calo della motivazione sul lavoro

Il Workmonitor evidenzia un forte calo (-9%) della motivazione sul lavoro. Esso risulta essere sempre fondamentale nel dare un senso all’occupazione della persona, ma molti lavoratori tendono ad includere altri valori correlati a quello di ambizione professionale e della propria carriera.
L’ambizione dei lavoratori decresce con l’avanzare dell’età; al contrario la motivazione aumenta al salire della seniority. A influenzare l’ambizione sono l’età, gli eventi della vita privata, i propri obiettivi personali e le opportunità.

Tutti questi fattori influenzano fortemente le scelte e le priorità dei lavoratori. Per le aziende è cruciale comprendere e rispondere prontamente a queste esigenze, cercando di attrarre e trattenere talenti dimostrandogli la loro crescente attenzione al benessere personale e alla qualità della vita lavorativa.

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