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Lavoro

Attrattività del lavoro: Italia al dodicesimo posto nella classifica mondiale

L’Italia è una buona soluzione per chi cerca lavoro all’estero: sono diversi i fattori che rendono il nostro Paese competitivo come la qualità della vita offerta, la cultura e l’ambiente.

Come riportato nell’ultimo studio Global Talent Survey realizzato da Boston Consulting Group (BCG), l’Italia è al 12° posto nella classifica mondiale dei paesi lavorativamente più attrattivi. Questa posizione conferma il costante impegno del paese nel migliorare il suo ambiente lavorativo e stimolare l’attrazione di talenti globali.

Lavoro: perché scegliere l’Italia?

L’Italia perde una posizione nella classifica globale rispetto alla rilevazione precedente del 2020. Il nostro Paese risulta particolarmente attrattivo per i lavoratori che provengono da Argentina, Egitto, Marocco, Romania e Tunisia. Le principali motivazioni che spingono i cittadini stranieri a scegliere l’Italia sono la qualità della vita (72%), cultura accogliente e inclusività (45%) e costo della vita (34%).
Chi sceglie di venire a lavorare in Italia si aspetta di ricevere aiuti dal futuro datore di lavoro riguardo ad alloggio (78%), visto e permesso di lavoro (63%) e lingua (59%).

Sono molte le motivazioni che portano i professionisti a cercare lavoro nel nostro Paese, ma allo stesso tempo emerge chiaramente anche la necessità di essere supportati nella fase di trasferimento e ambientamento.

Italiani che cercano lavoro all’estero

Dallo studio di BCG emerge che il 15% dei lavoratori italiani è disposto a cercare lavoro all’estero; questo dato è sostanzialmente in linea con la rilevazione effettuata prima della pandemia.
I giovani (20%) e i lavoratori dotati di laurea, master o dottorato (24%) sono quelli più propensi a cambiare Paese e lavoro. Le nazioni più desiderate dagli italiani sono la Svizzera, la Spagna e il Regno Unito.
I fattori che spingono i lavoratori del nostro Paese a trasferirsi sono offerte di lavoro valide e concrete (67%), fattori economici (66%) e il miglioramento della qualità della vita (62%). Al contrario, ciò che frena i lavoratori dal lasciare l’Italia sono l’impossibilità di portare con sé i propri familiari (54%), il legame con la propria terra (26%), seguito dal costo che comporta il trasferimento (25%).

I migliori Paesi in cui andare a lavorare

A guidare la classifica globale dei Paesi più attrattivi è l’Australia, seguita da Stati Uniti, Canada e Regno Unito. Tutte le prime nazioni della classifica sono di lingua inglese e hanno un’economia molto forte. I lavoratori che scelgono questi Paesi lo fanno per accrescere il proprio progresso professionale, la qualità della vita e il reddito. La qualità delle opportunità lavorative fornite da questi Paesi va analizzata separatamente dallo stipendio percepito. Alcune opportunità potrebbero essere ritenute più vantaggiose di altre, a prescindere dal primo pagamento stabilito.
Analizzando le singole città, le prime cinque più attrattive della classifica sono Londra, Amsterdam, Dubai, Abu Dhabi e New York. Nessuna città italiana rientra nei primi trenta posti della classifica.

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