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Assunzioni: 500 mila posti vacanti, ma è difficile trovare candidati

Unioncamere e Anpal hanno tracciato alcune stime sul mercato del lavoro in Italia nel 2024. Tendenze, sfide e prospettive, in un contesto dove si prevedono oltre 500 mila assunzioni, ma per il 31% delle aziende non si riesce a trovare i candidati giusti.

Assunzioni in aumento, ma un’azienda su tre ha difficoltà a trovare candidati

Il 2024 si apre con un ampio spettro di opportunità per i lavoratori italiani. Secondo il Bollettino del Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal si prevedono oltre 500 mila assunzioni per l’anno in corso. Tuttavia, il 49,2% di queste opportunità rischia di rimanere inespressa a causa del “mismatch” tra domanda e offerta.

Le aziende, infatti, indicano come principale difficoltà la mancanza di candidati idonei, che rappresenta il 31,1% delle criticità complessive. A seguire, la preparazione inadeguata dei candidati, come afferma il 14,3% del campione intervistato. Queste problematiche sono particolarmente evidenti nella ricerca di professionisti specializzati, come i farmacisti, dove il tasso di difficoltà raggiunge il 91,4%.

Le altre categorie di lavoratori di difficile reperimento sono gli operai addetti a macchinari dell’industria tessile e delle confezioni (72,8%), i fonditori, saldatori e montatori di carpenteria metallica (72,6%), gli operai specializzati addetti alle rifiniture nelle costruzioni (71,8%) e i tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi (70,6%).

Tuttavia, il 2024 presenta interessanti prospettive nel mercato del lavoro, con un incremento di oltre 4 mila nuove assunzioni rispetto a gennaio 2023. I settori trainanti sono i servizi alle persone con 70 mila posti di lavoro liberi (+10%), il commercio con 68 mila (+13,7%) e le costruzioni con 51 mila (+1,8%). Nonostante un generale aumento delle assunzioni, le imprese turistiche e manifatturiere registrano un calo rispettivamente del 12,1% e 2,3% rispetto all’anno precedente.

Tipologie di contratti e distribuzione geografica

I contratti a tempo determinato rappresentano il 40,5% dei casi di assunzione, in calo rispetto a gennaio 2023. Viceversa, i contratti a tempo indeterminato registrano un aumento del 5,7%, raggiungendo le 129 mila unità. La maggior parte delle assunzioni si distribuisce tra laureati (19%), diplomati (30%) e chi possiede una qualifica o un diploma professionale (32%). Il 18,1% delle assunzioni riguarda invece i lavoratori immigrati.

Dal punto di vista geografico, Nord-Ovest e Nord-Est sono le due macroaree con il maggior numero di posti vacanti, oltre 174 mila per la prima e oltre 118 mila per la seconda. A seguire, le regioni del Sud e Isole (oltre 110 mila) e del Centro (circa 105 mila). Mentre le piccole e medie imprese prevedono di crescere nel corso dell’anno, le grandi imprese e le microimprese mostrano tendenze differenti.

Il mercato del lavoro italiano presenta, quindi, dinamiche complesse, ma offre diverse opportunità. Affrontare le sfide legate alla carenza di competenze e promuovere una formazione adeguata saranno determinanti nel 2024, che si prospetta un periodo di adattamento e innovazione nel mondo del lavoro, dove aziende e professionisti dovranno essere pronti ad evolvere per cogliere al meglio le opportunità del mercato.

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