I malati oncologici potranno usufruire di un maggior numero di ore di permessi e potranno assentarsi dal lavoro fino a 24 mesi senza il rischio di perdere il proprio posto di lavoro. A stabilire maggiori tutele è il ddl 1430 che, approvato in via definita dal Senato, è diventato legge.
Con l’approvazione definitiva del disegno di legge 1430 sulla “conservazione del posto di lavoro per i malati oncologici” da parte del Senato, sono state introdotte nuove tutele in favore dei lavoratori affetti da malattie oncologiche, croniche ed invalidanti.
Malati oncologici: cosa prevede la nuova legge salva-lavoro
In Italia i malati oncologici sono oltre 4 milioni. Per supportarli nel loro difficile cammino, il Parlamento ha approvato all’unanimità una serie di misure che si applicheranno a partire dal 1° gennaio 2026.
Tra le novità previste, il provvedimento riconosce congedi prolungati, un maggior numero di permessi e la garanzia della conservazione del posto di lavoro, a cui vanno aggiunti l’accesso al lavoro agile e fondi per premi di laurea dedicati alla memoria dei pazienti.
Le disposizioni riguardano i dipendenti pubblici e privati affetti da malattie oncologiche o invalidanti, croniche o rare, con un grado di invalidità pari o superiore al 74%. Per loro il congedo potrà essere usufruito in modo continuativo o frazionato per un periodo non superiore a 24 mesi. Conserveranno il posto di lavoro, ma non avranno diritto alla retribuzione e non potranno svolgere nessun tipo di attività.
Quali sono le novità della legge
A differenza del passato, in cui il lavoratore aveva diritto di assentarsi per sei mesi, dal 2026 potrà richiedere ulteriori 18 mesi.
In aggiunta a questo, il lavoratore potrà chiedere di accedere alla modalità di lavoro agile laddove la prestazione lavorativa lo consenta.
Tra le novità introdotte dal ddl ce n’è una che riguarda anche i permessi retribuiti: ai soggetti fragili che abbiano bisogno di permessi per visite ed esami ravvicinati spetteranno non più 8 ore, ma 10 ore aggiuntive oltre a quelle già previste per legge e dai contratti collettivi nazionali.
Infine, presso il ministero dell’Università e della Ricerca è stato istituito un fondo premi di laurea da 2 milioni di euro destinati alla memoria dei pazienti oncologici su tematiche legate alla salute.
Dall’entrata in vigore della legge saranno erogati 20,9 milioni di euro di finanziamenti che verranno gradualmente aumenti di anno in anno fino al 2035, quando arriveranno a 25,2 milioni.