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Lavoro: il 40% dei professionisti vuole lavorare in una startup

Sempre più professionisti stanno pensando di lasciare la propria azienda per lavorare in una startup: in molti sono attratti dalla possibilità di fare carriera

Le startup, non solo continuano a crescere numericamente, ma attraggono sempre di più nuovi talenti. Nel corso dell’ultimo anno, il numero di professionisti che lavorano nelle startup è incrementato del 20% a livello globale. È quanto emerso da una recente ricerca della società di consulenza Robert Walters, in collaborazione con Act Like a Start-up e Ottieni il Miglior Talento. Lo studio ha evidenziato una tendenza che va a braccetto, per alcuni aspetti, con il fenomeno della Great Resignation. Sempre più professionisti, di ottimo livello, vogliono lavorare in una startup, poiché attratti dalla possibilità di fare carriera più in fretta.

A pensarla così è il 40% degli intervistati, che aspirano a lasciare la propria azienda per trovare un posto in una di queste realtà innovative. La capacità, da parte delle start up, di attrarre i migliori talenti è confermata anche dal fatto che quest’ultimi sarebbero disposti ad una riduzione di stipendio. Il 52% degli intervistati, che attualmente lavora per aziende affermate, ha pensato a un passaggio di carriera in una startup anche se la paga dovesse essere più bassa.

L’influenza delle start up non è garantita soltanto dalla prospettiva di successo, ma anche da altri fattori come: la possibilità di svolgere un lavoro interessante; una tipologia di management ‘aperto, innovativo ed efficiente’; alti livelli di autonomia professionale. Oltre all’attenzione nei confronti di alcuni temi di carattere etico e sociale. Non a caso, un terzo del campione cerca aziende con valori in linea con i propri, in riferimento ad ambiente, equità e benessere psico-fisico.

“A seguito della pandemia, abbiamo assistito a un cambiamento radicale nelle richieste dei professionisti alle aziende” ha sottolineato Davide Maccagni, Country Director Italia di Robert Walter. “La vision e il company scope, la cultura e, soprattutto, l’orientamento al team assumono una grandissima importanza. Anche rispetto a uno stipendio più elevato o ad una maggiore presenza di struttura organizzativa aziendale. Le startup più interessanti hanno fondatori visionari che non hanno paura di prendere una posizione forte su questioni sociali e che sono orgogliosi di portare il loro ‘vero io’ ogni giorno a lavoro”.

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