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Il Decreto Milleproroghe prolunga il termine dello Smart Working per alcuni lavoratori

La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto Milleproroghe consente ai lavoratori fragili di prolungare la propria operatività in smart working fino al 30 giugno 2023.

Il 27 febbraio 2023 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Milleproroghe. Tra gli effetti prodotti dalla pubblicazione del decreto c’è lo slittamento della scadenza dello smart working per i lavoratori fragili. Il termine, precedentemente fissato al 31 marzo 2023, è stato spostato al 30 giugno 2023.

Normativa riguardante i lavoratori fragili

I lavoratori considerati “fragili” sono i portatori di disabilità grave o coloro che versano in condizione di rischio a causa di determinate patologie. La lista di quest’ultime viene riportata nel decreto del 4 febbraio 2022 del Ministero della Salute. La condizione di lavoratore fragile viene applicata indistintamente ai dipendenti sia del settore pubblico che di quello privato.
Secondo quanto stabilito dal Decreto Milleproroghe, ai lavoratori viene consentito di continuare a prestare il proprio servizio alle società in modalità da remoto.
Viene prevista anche la possibilità di svolgere mansioni diverse, ma comunque relative alla stessa categoria o area di inquadramento.

Smart Working per i genitori di figli con meno di 14 anni

Il Decreto Milleproroghe presenta anche un’altra novità potranno beneficiare dello smart working anche i genitori con figli al di sotto dei 14 anni, ma solo se lavoratori del settore privato. Vengono quindi esclusi da questo beneficio tutti i dipendenti pubblici.
Il regime di smart working viene reintrodotto dopo essere stato precedentemente cancellato con l’approvazione della legge di bilancio 2023.

Il nuovo termine viene fissato al 30 giugno 2023 e per poter svolgere la propria attività da remoto è necessario che:

  • nel nucleo familiare non ci sia un altro genitore beneficiario di strumenti di sostegno al reddito;
  • nel nucleo familiare non ci sia un altro genitore lavoratore;
  • la modalità agile sia compatibile con la prestazione da svolgere.

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