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L’archivio degli articoli

Allusione sessuale sul lavoro: legittimo il licenziamento
Le allusioni a sfondo sessuale giustificano il licenziamento disciplinare del lavoratore, anche se avvengono in un clima di goliardia. Lo stabilisce una recente sentenza della

Formazione, Simone Maggi (Gility): “A chi dice che costa, rispondo che costa di più non farla”
In un mercato del lavoro profondamente cambiato, la formazione rappresenta l’unica via percorribile per garantire ad aziende e professionisti un futuro. Tanto che oggi si parla

La Generazione Z preferisce guadagnare meno pur di vivere con meno stress
I giovani sono disposti a guadagnare meno se il lavoro offerto gli permette di vivere con meno stress e avere più tempo libero da dedicare

Stop al segreto salariale: sarà davvero possibile conoscere gli stipendi dei colleghi?
Addio al segreto salariale. A stabilirlo è una nuova direttiva europea, orientata a contrastare la disparità retributiva di genere e a difendere la trasparenza dei

Over 40, Elisa Severa (HR Consultant): “Se perdono il lavoro, rischiano di diventare i nuovi NEET”
Si parla molto di giovani e lavoro, si parla invece troppo poco degli over 40 alle prese con un riposizionamento. Troppo giovani per la pensione

Visita di controllo del lavoratore in malattia: cosa c’è da sapere
La malattia per eventi extralavorativi (altrimenti si tratterebbe di infortunio sul lavoro) può essere definita come un’alterazione dello stato di salute (ma anche una lesione) del prestatore di

Patto di prova nel contratto di lavoro: come funziona e tutto quel che c’è da sapere
Il patto di prova (art. 2096 Codice civile) è una clausola accessoria del contratto di lavoro con cui lavoratore e datore di lavoro stabiliscono che la definitiva

Fuga di cervelli: i laureati italiani che lavorano all’estero guadagnano di più
Gli italiani laureati che lavorano all’estero guadagnano il 41,8% in più rispetto a chi ha lo stesso titolo e svolge lo stesso lavoro in Italia.

Rage applying, bare minimum mondays e shift shock: i nuovi modi di dire del lavoro post pandemia
Dopo la pandemia i Millenial e la Gen Z hanno coniato dei neologismi per descrivere alcune situazioni del mondo del lavoro. Vediamo insieme quali sono.

In Italia si lavora troppo: oltre le 40 ore settimanali
Secondo Eurostat, in Italia circa 2 milioni di lavoratori trascorrono quasi 50 ore a settimana a lavoro, superando la media europea. Quello italiano è un

Il 50% dei lavoratori italiani resta nello stesso posto tutta la vita
Un alto numero di lavoratori italiani rimane a lungo nello stesso posto di lavoro, anche tutta la vita. Più del 50% lavora per la stessa

La settimana corta fa bene anche all’ambiente
L’adozione di strumenti come lo smart working e la settimana lavorativa corta procurano effetti positivi sia all’ambiente che al benessere dei lavoratori. Il Ministro per

L’amicizia sul lavoro migliora la produttività e riduce lo stress
Coltivare amicizie nei luoghi di lavoro sembra fare bene non solo ai dipendenti, ma anche all’azienda. Alcuni studi rivelano infatti che la condivisione di delusioni

Great Regret: dopo le Grandi Dimissioni i grandi pentimenti
In Italia, il 41% delle persone che ha cambiato lavoro negli ultimi 12 mesi si è pentito della scelta che ha fatto. È il fenomeno

Generazione Z in Italia: il 50% in difficoltà economica
Il 50% degli italiani appartenenti alla Generazione Z vive di mese in mese ed è preoccupato dall’aumento dei costi della vita. Una recente indagine di
Salario minimo? Ecco perché sono contrario
Se ne sta discutendo ovunque. In Tv, sul web. Alcuni lo sostengono, altri lo respingono. L’introduzione di un salario minimo di retribuzione unisce e divide. Io sono contrario e in questo articolo vi spiego il perché. C’è chi è favorevole e chi non lo è. Paesi che l’hanno adottato da