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Donne discriminate anche quando cercano lavoro

In Italia ci sono ancora troppe discriminazioni contro le donne alla ricerca di un lavoro. Il 71% afferma di sentirsi discriminata in fase di candidatura e il 68% ha ricevuto un’offerta economica più bassa rispetto ai colleghi maschi. I dati dell’Osservatorio di Jobiri.

Donne e lavoro: il 71% è incappata in un annuncio discriminatorio

Nel nostro Paese ci sono ancora troppe donne che subiscono discriminazioni e molestie durante la ricerca di un impiego. Un quadro allarmante, che è stato evidenziato anche dall’ultimo “Osservatorio sugli ostacoli e le discriminazioni contro le donne nella ricerca di lavoro” di Jobiri. Lo studio ha coinvolto un campione di 1.053 donne, di età compresa tra i 18 e i 65 anni, uno spaccato piuttosto ampio e variegato della nostra società al femminile.

Nello specifico, il 71% delle intervistate ha dichiarato di essersi imbattuta in annunci di lavoro discriminatori con riferimento al genere dei candidati. Durante il colloquio, il 56% delle intervistate ha ricevuto domande sullo stato matrimoniale, mentre il 55% sulla cura dei propri figli. Infine, il 68% del campione ha ricevuto un’offerta economica più bassa rispetto ai colleghi maschi.

Questa disparità di trattamento si ripercuote anche sullo stato emotivo delle candidate. Sette donne su dieci affermano di provare un forte senso di confusione quando cercano un nuovo impiego. Il 69% si sente sola, mentre il 45% parte rassegnata. A questo, vi si aggiungono ansia e paura nel momento in cui si stanno candidando per una posizione o durante un colloquio di lavoro.

Difficoltà a sapersi valorizzare

I dati dell’Osservatorio di Jobiri hanno evidenziato, inoltre, alcune problematiche relative alla costruzione del curriculum vitae che penalizzano le donne in fase di ricerca di lavoro. In particolare, chi ha affrontato una maternità dichiara di avere un gap formativo rispetto agli uomini. Molte donne hanno anche notevoli difficoltà nel sapersi valorizzare.

L’86% delle intervistate non sa come promuovere nel CV i risultati raggiunti, mentre l’85% non inserisce le parole chiave nel curriculum. Gran parte delle candidate non possiede le esperienze, le competenze e le soft skills richieste negli annunci. Questo divario, purtroppo, influisce anche sulla qualità del colloquio, tanto che il 69% delle donne dichiara di non interagire in modo efficace con i recruiter e il 66% di non saper gestire efficacemente i video colloqui. Otto candidate su dieci lamentano una carenza di sostegno da parte delle Istituzioni rispetto ai servizi al lavoro.

“Questo Osservatorio nasce con l’obiettivo di identificare gli ostacoli e le barriere che le donne
devono, purtroppo, ancora oggi affrontare nella ricerca del lavoro e nel progresso della carriera” ha affermato Claudio Sponchioni, CEO e Co-Founder di Jobiri. “Jobiri è al fianco di tutte le candidate, ma per far sì che tali fenomeni si riducano drasticamente è necessario coinvolgere le Istituzioni, le
organizzazioni e i singoli cittadini nella lotta contro la discriminazione di genere e la promozione di
una cultura del lavoro sana”.

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