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Benefit aziendali, Matteo Primus (Sodexo): “Welfare aziendale innesca circolo virtuoso di soddisfazione, motivazione e performance”

Il vantaggio si concretizza in un clima lavorativo migliore che si riflette sull’immagine dell’azienda agli occhi dei clienti e dei nuovi talenti in fase di recruiting. Tra i benefits più apprezzati dai dipendenti al primo posto ci sono i premi immediati

Smart working, work-life balance, soddisfazione del dipendente: temi ora più che mai centrali nel rapporto lavorativo, la cui rilevanza è stata ulteriormente rafforzata dall’esperienza della pandemia Covid.
Un contesto lavorativo, quello attuale, nel quale alla componente prettamente retributiva si affianca, con ruolo e rilevanza crescente, una serie di benefit aziendali sempre più richiesti e graditi da entrambe le parti in causa, lavoratori e datori di lavoro. Ne abbiamo parlato con Matteo Primus, Direttore Commerciale di Sodexo Benefit and Reword Services, azienda multinazionale leader nei servizi per le imprese del settore pubblico e privato, dai buoni pasto ai piani di welfare aziendale, e committente della ricerca condotto da Harris Interactive sulle preferenze dei lavoratori in ambito Welfare aziendale.

La componente Welfare diviene sempre più centrale nella contrattazione collettiva e individuale, può spiegarci meglio in cosa consiste questa tipologia di servizi per il dipendente? E quali sono i vantaggi di un approccio orientato al Welfare per le due parti coinvolte nella contrattazione?
Negli ultimi decenni, al welfare pubblico – che spesso veniva identificato con il cosiddetto stato sociale – si sono aggiunte altre tipologie di progetti finalizzati al maggior benessere dei dipendenti. È il caso del welfare privato, che comprende quello contrattuale, bilaterale e aziendale. Per welfare contrattuale (o welfare negoziale) si intendono i beni e i servizi di welfare da mettere a disposizione dei collaboratori, così come indicato da un contratto collettivo o individuale. Si tratta di una forma di secondo welfare – in aggiunta a quello statale – che comprende un pacchetto di interventi che possono essere erogati da enti non pubblici, come le aziende. Nel welfare contrattuale, è il CCNL del settore di riferimento a indicare l’eventuale presenza di strumenti di welfare e le modalità di erogazione da parte delle aziende, in termini di quote e scadenze. Il welfare contrattuale mette a disposizione dei collaboratori soluzioni su misura che sostengono il loro potere d’acquisto e sono in grado di innescare un circolo virtuoso di soddisfazione, motivazione e performance. Il vantaggio evidente si concretizza in un clima lavorativo migliore che, insieme alla collaborazione e all’efficienza, si riflette sull’immagine dell’azienda agli occhi dei clienti e dei nuovi talenti in fase di recruiting.
Grazie alla possibilità di essere attivato in tempi davvero brevi, il buono acquisto è lo strumento ideale per adempiere alle disposizioni di welfare contrattuale. La quota detassata del buono acquisto è considerato uno dei vantaggi più importanti per i beneficiari: avendo a disposizione l’intero valore facciale, i destinatari possono contare su un supporto concreto al loro potere d’acquisto e alla qualità della vita.
Ma c’è di più: il contesto attuale ha messo in luce l’importanza di integrare misure efficaci, che rispondano alle diverse esigenze. I processi di ordine e consegna dei buoni regalo non sono solo immediati ma anche 100% digitali. Le imprese possono quindi mettere a disposizione dei destinatari questi strumenti in modo telematico e nel pieno rispetto delle misure di distanziamento. Dal punto di vista delle aziende inoltre, i buoni acquisto sono defiscalizzati perché fanno parte degli strumenti di welfare aziendale erogabili come benefit (gli ambiti e le soglie sono definiti dagli Articoli 51 e 100 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi). Oltre ai buoni acquisto, tra gli strumenti di welfare contrattuale troviamo: buoni pasto, corsi di formazione e di lingua, polizze integrative e assistenza medico-sanitaria, rimborso di spese scolastiche o rette per asili nido, accesso a mutui e prestiti agevolati, assistenza agli anziani o non autosufficienti a carico, servizi di baby setting.
Infine, i collaboratori possono anche scegliere di destinare le quote di welfare contrattuale previste a un fondo di previdenza complementare intersettoriale.

Recentemente avete condotto con Harris Interactive uno studio sui 10 benefit più richiesti dai lavoratori, può raccontarci cosa ha evidenziato la ricerca? La pandemia Covid, durante la quale è stata condotta la ricerca, ha avuto secondo lei un ruolo nei risultati che emergono?
Come Gruppo Sodexo, di recente abbiamo condotto un’indagine di mercato in collaborazione con l’Istituto di Ricerca Harris Interactive su 4.897 dipendenti da 8 paesi tra cui l’Italia. Nel corso dell’ultima wawe della ricerca, condotta in contemporanea con la “seconda ondata pandemica”, è emerso come tra i benefits più apprezzati dai dipendenti al primo posto ci siano i premi immediati (34%), seguiti da quelli legati al food & beverage (24%), dai benefit finanziari e dalla possibilità di lavorare in smart working (entrambi a pari merito al 23%) e dai voucher per il pranzo (22%).
Tra i premi immediati, i buoni acquisto sono sicuramente lo strumento ideale per rispondere alle esigenze di aziende e dipendenti per via delle loro caratteristiche che abbiamo discusso in precedenza. In tal senso, le tendenze emerse dalla ricerca, se da una parte sicuramente sono influenzate dai fattori contingenti legati all’emergenza sanitaria, dall’altra rappresentano una conferma di fenomeni ravvisabili anche prima della pandemia. La possibilità di ricevere un premio immediato, che si concretizza in servizio facile e veloce da utilizzare e che rappresenta anche un concreto sostegno al reddito, infatti, sono elementi che teniamo in alta considerazione per la formulazione della nostra offerta, senza dimenticare il processo di digitalizzazione dei nostri servizi che è in atto già da diversi anni. Come Sodexo Benefits&Rewards Services Italia, infatti, proponiamo ai nostri clienti Pass Shopping, il buono regalo defiscalizzato che offre ai beneficiari un ampio panorama di soluzioni in grado di soddisfare gusti e passioni diverse ed un’opportunità in più per fare acquisti in modo veloce, semplice e sicuro, direttamente da casa con i propri dispositivi mobili e smartphone.

Stress lavoro-correlato e sindrome da burnout: due aspetti forse ancora poco noti ma strettamente connessi alle attuali dinamiche e ritmi lavorativi. Che ruolo può avere la componente Welfare nell’evitare queste derive? Quanto è importante tutelare il benessere e la salute del dipendente, e di quali “armi” le aziende possono disporre in tal senso?
Lo stress da lavoro-correlato o la sindrome da burnout sono fenomeni ampi e complessi, non sintetizzabili e risolvibili con “ricette” o consigli semplici. Come azienda che opera nel mercato dei servizi volti al miglioramento della qualità della vita delle persone, crediamo che i nostri servizi di welfare possano senz’altro offrire uno strumento in più alle aziende per contrastare questi fenomeni, inseriti in piani più ampi e politiche aziendali ad hoc.

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