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Assunzioni under 24: il piano del Governo per svecchiare la PA

Il Governo sta preparando un decreto ministeriale con l’obiettivo di incrementare il numero dei giovani under 30 nella Pubblica Amministrazione. Si tratta di circa 17 mila posti, che potrebbero essere occupati da neolaureati e laureandi.

Pubblica Amministrazione: è caccia ai giovani

Tra i buoni propositi per il 2024, il Governo vuole abbassare l’età media dei dipendenti degli uffici pubblici, che attualmente si aggira intorno ai 50 anni. Secondo l’ultimo conto annuale della Ragioneria dello Stato, solo 180 mila dipendenti statali, su oltre 3 milioni, hanno meno di 30 anni.

Per questo motivo, il Ministero della Pubblica Amministrazione e il Ministero dell’Università e della Ricerca stanno preparando un decreto che prevede di destinare il 10% delle risorse al reclutamento di giovani under 30, in particolare under 24 , da inserire nella Pubblica Amministrazione.

Questo processo di “svecchiamento” della PA dovrebbe durare tre anni, fino alla fine del 2026, e riguarda circa 17 mila posti potenziali. La bozza di legge, tuttavia, è ancora in fase di evoluzione. Nei Comuni, infatti, i numeri disponibili potrebbero essere maggiori e le risorse da destinare all’attività di recruiting potrebbero toccare il 20%.

Come funzionerà il sistema di reclutamento

La priorità del Governo sono soprattutto i giovani con meno di 24 anni, ossia i neolaureati e i laureandi in procinto di discutere la tesi, ai quali potrebbero essere proposti (almeno inizialmente) dei contratti di apprendistato o di formazione-lavoro.

Stando alla bozza di legge, gli avvisi per le posizioni aperte saranno inseriti sul portale InPA, quello ufficiale per i concorsi pubblici. Le prove, presumibilmente, consisteranno in un primo esame scritto (anche quiz a risposta multipla), al quale seguirà un colloquio finale. Le selezioni avverranno su base territoriale, anche in convenzione con le Università più vicine e con quelle delle regioni limitrofe.

I criteri di scelta del candidato si baseranno, in prima istanza, sulla media ponderata degli esami universitari. A parità di punteggio, sarà sempre favorito il candidato più giovane. Successivamente, quello che ha maturato esperienze pertinenti al posto messo a disposizione. Infine, conterà anche l’affinità tra il percorso di studi effettuato e l’incarico da svolgere.

Laureandi e neolaureati verranno inseriti nelle PA constipendi intorno ai 1700 euro. Per chi verrà assunto si prospetta prima la possibilità di un contratto a termine della durata di trentasei mesi. Trascorso questo periodo, il contratto potrà essere trasformato in indeterminato, previa valutazione positiva del dirigente di riferimento.

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